VI, 2023/3

Luigi Giorgi

Giuseppe Dossetti

Review by: Camilla Tenaglia

Authors: Luigi Giorgi
Title: Giuseppe Dossetti. La politica come missione
Place: Roma
Publisher: Carocci
Year: 2023
ISBN: 9788829017478
URL: link to the title

Reviewer Camilla Tenaglia - FBK-ISIG

Citation
C. Tenaglia, review of Luigi Giorgi, Giuseppe Dossetti. La politica come missione, Roma, Carocci, 2023, in: ARO, VI, 2023, 3, URL https://aro-isig.fbk.eu/issues/2023/3/giuseppe-dossetti-camilla-tenaglia/

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Il libro di Luigi Giorgi si propone di ricostruire la biografia di Giuseppe Dossetti (1913-1996). Professore di diritto canonico e ecclesiastico, partigiano bianco e non armato, esponente di primo piano della Democrazia Cristiana, membro dell’Assemblea Costituente, deputato, consigliere comunale di Bologna, fondatore nella città emiliana dell’Istituto di Scienze religiose e infine sacerdote nella Piccola famiglia dell'Annunziata, comunità monastica da lui fondata a Monteveglio, Dossetti è stato un personaggio importante del Novecento italiano. Come giustamente sostiene l’autore, ripercorrere la sua parabola politica e di vita consente di "incontrare i momenti fondamentali della storia italiana e internazionale" (p. 13). Nato nel 1913 e morto nel 1996, Dossetti ha attraversato molti dei travagli della politica italiana del Novecento, dal fascismo alla resistenza, dal terrorismo, con il caso Moro soprattutto, a Mani pulite e la conseguente fine della DC. La sua storia ci racconta in sostanza l’Italia del secolo breve, attraverso la prospettiva unica che connotò l’esperienza del politico democristiano. La tensione tra la componente intellettuale della sua militanza cattolica e quella più pratica, esplicitata ad esempio nell’attenzione per le categorie più deboli, è molto evidente nelle pagine del volume, che di fianco all’esperienza di vita di Dossetti propone sempre i suoi scritti, quali lenti per interpretare il pensiero e il ragionamento dietro le azioni e le scelte. L’utilizzo costante nel testo delle parole di Dossetti, citate e inserite nel contesto in cui sono state scritte o pronunciate, risulta particolarmente efficace per capire meglio la sua attività.

L’autore descrive inoltre la vita di Dossetti non limitandosi agli eventi principali che la caratterizzarono, ma intrecciando il piano individuale con quello generale. La trattazione segue infatti le tappe personali dell’esperienza dossettiana, arricchite da panoramiche sul contesto locale, nazionale e a tratti internazionale in cui si inseriscono. Di particolare interesse è la costante attenzione al piano locale, particolarmente interessante per una figura come quella di Dossetti, che si è spesa largamente non solo nella DC nazionale ma anche nell’ambito bolognese. Proprio Bologna fu infatti il centro propulsivo che caratterizzò l’attività politica di Dossetti a partire dagli anni Cinquanta. L’arrivo nella sede emiliana del cardinale Giacomo Lercaro nel 1952 fu centrale nell’esperienza dossettiana, che nel nuovo reggente della diocesi trovò una sorta di padre spirituale (p.157). Grazie alla "collaborazione continua" (p. 170) con Lercaro, Dossetti riuscì a intraprendere il percorso che lo portò prima alla creazione del Centro di Documentazione e poi alla comunità monastica della Piccola famiglia. Fu poi grazie all’intervento del cardinale che si candidò come capolista democristiano alle amministrative per la città di Bologna e che successivamente prese parte ai lavori del Concilio Vaticano II.

La necessità di mantenere nella trattazione diversi piani di approfondimento, verticalmente tenendo insieme il percorso individuale con quello generale, e trasversalmente non tralasciando l’intreccio tra azione politica e elaborazione intellettuale, è esplicita anche nella struttura stessa del volume. I capitoli non sono suddivisi unicamente in modo tale da periodizzare la vita di Dossetti, ma si concentrano, in parte, su alcuni eventi cardine della sua esperienza: la Resistenza (cap. 2), la Costituente (cap. 4), il Concilio Vaticano II (cap. 7), gli anni Settanta tra il Medio Oriente e Moro (cap. 9). Vengono enfatizzati anche il suo rapporto con Bologna (cap. 6 e 8) e soprattutto la sua attività interna alla DC in un percorso cronologico, che restituisce un complesso fluire intrecciato di pensieri e azioni.

La maggiore sfida dell’operazione di Giorgi resta quella di costruire una biografia politica innovativa di una figura già ampiamente trattata dalla storiografia italiana. Se per la prima parte l’autore fa ampio uso di testimonianze dirette della famiglia, spesso da lui raccolte, l’intento è riuscito soprattutto grazie all’ampio utilizzo di fonti vaticane inedite, soprattutto nel capitolo dedicato al periodo successivo alla Costituente (cap. 5). La recente messa a disposizione degli studiosi della documentazione afferente al pontificato di Pio XII (1939-1958) si dimostra, anche in questo contesto, particolarmente interessante proprio per indagare la posizione vaticana dopo il 1948 sia in merito alla politica interna italiana, sia per il posizionamento atlantista del paese, sia ovviamente nel più ampio contesto internazionale. L’autore cita molti documenti presenti nel fondo della Segreteria di Stato conservato all’Archivio Apostolico Vaticano e anche nell’Archivio Storico della Segreteria di Stato, Sezione per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali. Queste carte dimostrano l’evolversi della posizione della DC rispetto all’entrata dell’Italia nel Patto Atlantico e con essa l’atteggiamento vaticano nella vicenda. Dossetti emerge anche in questo caso come un attore fondamentale, come dimostra ad esempio la lettera di monsignor Dell’Acqua alla Segreteria di Stato in cui riporta di un incontro avuto con il politico democristiano proprio riguardo al posizionamento internazionale dell’Italia (p. 131). Altro fondo più volte usato, nel tentativo di fornire una visione il più possibile ampia sull’operato dossettiano, è l’Archivio di Giulio Andreotti, conservato presso l’Archivio Storico dell’Istituto Luigi Sturzo. Gli ultimi capitoli sono ancora basati prevalentemente sulla letteratura secondaria, a riprova della necessità di costanti aggiornamenti storiografici di questo, come di altri profili biografici, contestualmente alla messa a disposizione degli studiosi di nuovo materiale archivistico.

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