IV, 2021/2

Hagen Fleischer
Chryssoula Kambas (ed.)

Krieg und Nachkrieg

Review by: Paolo Fonzi

Authors: Hagen Fleischer
Editors: Chryssoula Kambas
Title: Krieg und Nachkrieg. Das schwierige deutsch-griechische Jahrhundert
Place: Göttingen
Publisher: Vandenhoeck & Ruprecht
Year: 2020
ISBN: 9783412517892
URL: link to the title

Reviewer Paolo Fonzi - Università del Piemonte Orientale

Citation
P. Fonzi, review of Hagen Fleischer, Chryssoula Kambas (ed.), Krieg und Nachkrieg. Das schwierige deutsch-griechische Jahrhundert, Göttingen, Vandenhoeck & Ruprecht, 2020, in: ARO, IV, 2021, 2, URL https://aro-isig.fbk.eu/issues/2021/2/krieg-und-nachkrieg-paolo-fonzi/

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Hagen Fleischer è una figura di riferimento per chiunque si occupi di storia della Grecia moderna, oltre che per molti storici del nazionalsocialismo e della Seconda guerra mondiale. Nato a Vienna e cresciuto nella Germania meridionale, Fleischer si è trasferito nel 1977 in Grecia dove, acquisita la cittadinanza di quel paese, ha insegnato presso le Università di Creta e di Atene fino al pensionamento. Obiettivo di questa raccolta antologica, comprendente testi apparsi per la maggior parte in greco o in inglese tra il 1981 e il 2016, è far conoscere al lettore tedesco, che ha già a disposizione nella propria lingua una ricca bibliografia dell'autore, l'attività scientifica di Fleischer nello spazio culturale ellenofono e internazionale.

Come sottolinea la curatrice Chryssoula Kambas, nel percorso di Fleischer l'«arido lavoro d'archivio» è stato sempre diretto ad una «applicazione mirata delle conoscenze storiche nel campo della politica» (p. 15). Oltre ad essere uno dei maggiori esperti della storia dell'occupazione tedesca della Grecia, con un'invidiabile padronanza di fonti scritte e orali, l'autore è, infatti, sempre stato molto presente nel dibattito pubblico. Si può certamente affermare che la sua attività scientifica e pubblicistica sia essa stessa parte della storia della memoria dell'occupazione narrata in alcuni dei saggi del volume. Fleischer è stato tra gli organizzatori del primo congresso su «Dittatura, Occupazione e Resistenza» tenutosi nel 1984 in Grecia, dove a causa della guerra civile questo tema era stato per decenni un tabù. Inoltre nel 2001, in qualità di esperto di una commissione istituita del governo Simitis, ha contribuito a riaprire il dibattito sulla restituzione da parte della Germania del «prestito di occupazione» contratto con la Grecia tra il 1942 e il 1944.

Gli undici contributi presenti nel volume, suddivisi in quattro sezioni, variano per natura e consistenza. Si va da un corposo saggio iniziale di quasi 100 pagine, traduzione del capitolo Occupazione e Resistenza 1941-1944 dell'enciclopedia Storia della nazione greca, a testi di natura più occasionale. La prima sezione contiene quattro saggi dedicati all'occupazione e all'olocausto in Grecia. La seconda, intitolata Continuità, ospita contributi sulle relazioni tra Grecia e Germania in diversi periodi della storia contemporanea. A un'interessante disamina dell'immagine tedesca del politico cretese Eleutherios Venizelos tra le due guerre mondiali seguono un breve scritto che ricostruisce il ritardato riconoscimento, per lo più simbolico, da parte della BRD delle responsabilità tedesche nei confronti della Grecia, un contributo sulla politica culturale tedesca nella Grecia della giunta militare (1967-1974), uno scritto sui diversi percorsi della memoria dell'occupazione della Grecia nella BRD e nella DDR E infine una ricostruzione sintetica di come la questione dei risarcimenti alle vittime tedesche in Grecia sia stata affrontata dai governi tedesco-occidentali dopo il 1945. La terza sezione, a carattere autobiografico, contiene una memoria in cui Fleischer ricorda la propria partecipazione alla commissione istituita nel 1987-1988 per far luce sul «Caso Waldheim», cioè sulle accuse mosse al presidente austriaco Kurt Waldheim per il suo coinvolgimento, in quanto ufficiale della Wehrmacht in Grecia, nei crimini nazionalsocialisti. Segue una sorta di piccola autobiografia in cui l'autore ricorda in uno stile molto diretto la propria giovinezza nella Germania del dopoguerra e i primi anni della sua carriera accademica. Questo testo getta una luce interessante sulle origini del percorso intellettuale dell'autore. Fu negli anni Settanta che, in qualità di dottorando della Freie Universität di Berlino, vinte le resistenze del suo tutor Hans-Dietrich Loock, egli decise di dedicare la sua tesi all'occupazione nazionalsocialista della Grecia. A quei tempi, nonostante gli storici avessero cominciato a studiare le occupazioni nazionalsocialiste – lo stesso Loock pubblicò nel 1970 uno studio sulla Norvegia occupata – , la Grecia era considerata un teatro secondario e poco interessante. Fleischer ricorda come, sentiti i suoi propositi, il docente ribattesse che non valeva la pena spendere energie su «una nota a piè di pagina nella storia della guerra mondiale» (p. 341). Decisivi per la scelta controcorrente di Fleischer furono il diffuso clima di «resa dei conti» con le generazioni coinvolte nella politica del nazionalsocialismo e i movimenti di contestazione contro il regime dei colonnelli insediatosi in Grecia nel 1967. La dissertazione di Fleischer, pubblicata nel 1986 in tedesco presso l'editore Peter Lang con il titolo Im Kreuzschatten der Mächte, e apparsa due anni dopo in greco, costituisce ancora oggi un punto di riferimento per chiunque studi l'occupazione e la guerra civile in Grecia.

La quarta e ultima sezione dell'antologia contiene una bibliografia delle pubblicazioni di Fleischer in tedesco e in inglese. La curatrice ha ritenuto inutile includere i titoli in greco perché già raccolti in una Festschrift del 2015.

Un volume di questo tipo si presta poco a un giudizio unitario. Considerando la statura del curatore è scontato dire che i saggi sono tutti di notevole spessore e che anche gli scritti occasionali offrono – soprattutto a chi, come il recensore, si occupa di storia greca –  un prezioso approfondimento sulla sua attività scientifica. Se un appunto può essere mosso, esso riguarda non tanto la qualità dei testi in sé, quanto la scelta compiuta per questa antologia. Diversi saggi sono, infatti, già editi in inglese e dunque sono facilmente accessibili a un pubblico come quello tedesco, che generalmente legge quella lingua. Inoltre anche alcuni testi tradotti dal greco riassumono o riprendono il contenuto di saggi già apparsi in Germania. Questo rilievo non intacca comunque il giudizio positivo sul volume, che rappresenta un importante ausilio per chi voglia approfondire la storia dell'occupazione e della sua memoria attraverso le pubblicazioni di uno storico di assoluto rilievo.

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